"Situazione del traffico insostenibile"
"Ormai la situazione tra Selva Candida, Selva Nera, Palmarola,
Ottavia e Trionfale è davvero insostenibile". Tuona il vice-coordinatore
Idv del Municipio XIX Andrea Montanari dopo "l'ennesima bocciatura alla
sperimentazione di una nuova viabilità nel tratto Fornice di Trionfale - San Filippo Neri". "I cittadini sono
esasperati - commenta Montanari - Il tempo medio di percorrenza per
raggiungere i luoghi di lavoro
supera l'ora, logica conseguenza del totale abbandono della periferia
in questi 20 anni. I responsabili vanno ricercati sia nella precedente
coalizione di centro sinistra che per l'attuale di centro destra".
Montanari riassume poi alcuni fatti. "L'intervento relativo alla realizzazione del "Programma di recupero Urbano Palmarola - Selva Candida" nasce nel 2004 come accordo tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, spesa complessiva E. 4.712.381,01, così finanziata:
- E. 966.519,00 proventi concessioni edilizie
- E. 3.745.862,01 contributo Regione
Con ordinanza commissariale del 2008 è stata effettuata una rimodulazione dei quadri economici degli interventi, operando un definanziamento dell'opera pubblica denominata "Realizzazione raddoppio di Via Selva Candida da Via Boccea a Via del Forno Saraceno e che con la medesima Ordinanza commissariale si è provveduto a definanziare in quota parte l'opera pubblica denominata "Ristrutturazione ed ampliamento Via Casal del Marmo da Via del Fosso di Santo Spirito a Via Panizzi".
Di tutte le opere previste non ne è partita neanche una, visto che per iniziare il collegamento tra Esperia Sperani e Via Casorezzo mancherebbero ancora 650mila euro richiesti da Acea Ato 2 per il superamento dell'interferenza stradale con l'acquedotto di Bracciano.
Tutto questo nonostante il quadrante abbia contribuito con circa 20 milioni di euro di oneri concessori prodotti negli ultimi 10 anni".
Il vice-coorinatore Idv propone poi alcune soluzioni che considera "a basso costo":
"1) realizzare la strada di collegamento tra via Casorezzo e via Esperia Sperani, la quale consentirebbe ai cittadini di raggiungere lo snodo ferroviario Ipogeo degli Ottavi della linea FR3;
2) collegare via Cremolino con via Casal del Marmo, per favorire l'ingresso al Gra;
3) creare due rotatorie lungo via Casal del Marmo, una all'altezza di via Panizzi, l'altra presso il capolinea dell'autobus 998".
Montnari conclude con due domande:
"1) è vero che il recente rifacimento del manto stradale di via Rezzato, un'area di circa 6.000/7.000 mq è costato ben 150mila euro? Era così necessario?
Montanari riassume poi alcuni fatti. "L'intervento relativo alla realizzazione del "Programma di recupero Urbano Palmarola - Selva Candida" nasce nel 2004 come accordo tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, spesa complessiva E. 4.712.381,01, così finanziata:
- E. 966.519,00 proventi concessioni edilizie
- E. 3.745.862,01 contributo Regione
Con ordinanza commissariale del 2008 è stata effettuata una rimodulazione dei quadri economici degli interventi, operando un definanziamento dell'opera pubblica denominata "Realizzazione raddoppio di Via Selva Candida da Via Boccea a Via del Forno Saraceno e che con la medesima Ordinanza commissariale si è provveduto a definanziare in quota parte l'opera pubblica denominata "Ristrutturazione ed ampliamento Via Casal del Marmo da Via del Fosso di Santo Spirito a Via Panizzi".
Di tutte le opere previste non ne è partita neanche una, visto che per iniziare il collegamento tra Esperia Sperani e Via Casorezzo mancherebbero ancora 650mila euro richiesti da Acea Ato 2 per il superamento dell'interferenza stradale con l'acquedotto di Bracciano.
Tutto questo nonostante il quadrante abbia contribuito con circa 20 milioni di euro di oneri concessori prodotti negli ultimi 10 anni".
Il vice-coorinatore Idv propone poi alcune soluzioni che considera "a basso costo":
"1) realizzare la strada di collegamento tra via Casorezzo e via Esperia Sperani, la quale consentirebbe ai cittadini di raggiungere lo snodo ferroviario Ipogeo degli Ottavi della linea FR3;
2) collegare via Cremolino con via Casal del Marmo, per favorire l'ingresso al Gra;
3) creare due rotatorie lungo via Casal del Marmo, una all'altezza di via Panizzi, l'altra presso il capolinea dell'autobus 998".
Montnari conclude con due domande:
"1) è vero che il recente rifacimento del manto stradale di via Rezzato, un'area di circa 6.000/7.000 mq è costato ben 150mila euro? Era così necessario?
Leggi tutto: http://montemario.romatoday.it/ottavia/fornice-san-filppo-neri-montanari-situazione-insostenibile.html
Ieri, 22 novembre, dopo 45 minuti di attesa nella sala consiliare del XIX Municipio è arrivato l'arch. Geusa del Comune di Roma per illustrare il cosiddetto Piano di Zona B15 via Ponderano.
In effetti le costruzioni sono previste a via Cremolino. Il cantiere dovrebbe partire nella prossima primavera. Si prevedono case di tre/quattro piani per 195 abitanti.
Al centro del ferro di cavallo di via Pallanza saranno costruite le scuole primarie (scuola materna ed elementare), mentre accanto alla centrale elettrica di via Pondarano sarà costruito un centro civico (non so bene cosa voglia dire...) e una strada di collegamento con via Nosate che sbucherà di fronte alla farmacia. Poi restano 3 milioni di oneri concessori che il Municipio XIX deve decidere per cosa utilizzare.
Per quanto riguarda le strade nessuna buona notizia. Ovvero, l'arch. Geusa ci ha lasciato intendere che in effetti il raddoppio di Selva Candida è stato finanziato, ma per i tempi di progettazione e realizzazione bisogna pensare a più di dieci anni.
Per quanto riguarda infine la costruzione di marciapiedi lungo via di Selva Candida, secondo un assessore del Comune che vive a Palmorola di cui non ricordo il nome, presente all'incontro in rappresentanza del Sig. Milioni assente - sembra non sia possibile perché le carreggiate sono troppo strette e pensare di fare gli espropri significherebbe aspettare tempi lunghissimi.
Insomma arrivano altri abitanti in zona ma ci dicono che non abbiamo speranza di avere strade per decongestionare l'area e facilitare gli spostamenti.
Ci sono soluzioni alternative? Per esempio via di di Selva Candida con Via di Selva Nera potrebbero diventare strade a senso unico per permettere la costruzione di marciapiedi? Sicuramente bisognerebbe costringere l'Amminstrazione a dare tempi certi per la costruzione della bretella di collegamento tra via Cremolino e via Casal del Marmo. Anche ieri sera si diceva che "stanno per iniziare i lavori".
Se qualcuno pensa ad altre soluzioni, credo sia il tempo di preparare un documento con le firme di tutti noi che abitiamo in via Selva Candida, via Nosate, via Pallanza, via Airasca e via Cremolino per scongiurare che la nostra quotidianità diventi ancora più difficile.
Facciamo qualcosa insieme!!
Che fine ha fatto il progetto del prolungamento della LINEA A della Metropolitana? Sul sito ufficiale si trova questa scheda
http://www.romametropolitane.it/Prolungamenti/documenti/prolungamento%20Linea%20A.pdf
Ho trovato in linea il progetto del prolungamento della Metro A fino a Torrevecchia con i disegni delle due stazioni di Bembo e Torrevecchia appunto. Un sogno. Chissà se mai potremo prenderla questa metro!
http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=1216
messaggio per il Blogger Nic: noto che non ci sono più aggiornament sul Blog Selva Candida. Il Blog è stato abbandonato?
Grazie